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sabato 2 giugno 2012

Manifesto del rifiuto/merce (bozza n. 2)


1) Il rifiuto è una merce ( opportunità?) e non un problema
2) Il rifiuto deve dare un profitto a chi lo produce ( va spiegato)
3) Il rifiuto per acquisire lo status di merce deve avere requisiti qualitativi e quantitativi regolamentati (unificazione in un formato commerciale).
4) Il rifiuto/merce è di proprietà di chi lo produce e non è dannoso per la comunità
5) Il rifiuto/merce deve potere essere venduto e acquistato sul libero mercato senza vincoli 


Appunto1: esistono situazioni in cui determinati rifiuti vengono acquistati
Appunto 2: determinate materie come le plastiche vengono differenziate, compattate e trasportate con  container per esempio in Cina da ditte che fanno  affari con materie (con lo status di rifiuto) che noi  cediamo gratuitamente ma di cui ci accolliamo l'onere della raccolta (tassa sui rifiuti).
Appunto 3: per analogia è come se il produttore di banane pagasse la grande multinazionale agroalimentare per il ritiro del prodotto.
Appunto 4: il passaggio di status da rifiuto a materia seconda dovrebbe avvenire a livello domestico o condominiale o di quartiere.
Appunto 5: per esempio una bottiglia vuota di acqua minerale  assume lo status di rifiuto quando non  è più utile ma non per questo cambia le sue caratteristiche fisiche e chimiche (P.E.T. era prima dell'uso e P.E.T. è adesso). A qualcuno fa comodo che essa assuma lo status di rifiuto.
Appunto 6: naturalmente se la bottiglia vuota non ci serve  essa non ha valore per noi  e paghiamo qualcuno affinchè ce ne liberi. Questo qualcuno potrebbe anche approfittare della necessità di doversi liberare dalle bottiglie vuote  accaparrandone in quantità a costo zero.  Bottiglie vuote che comunque hanno un valore intrinseco di oggetto/materia.
Appunto 7: come esiste il " lingotto" di alluminio , "la risma" di carta, il "barile" di petrolio, la "balla" di fieno , strane unità al tempo stesso di misura e di scambio  associate  una ben precisa  forma fisica, così dovrebbero essere definite delle unità simili per i materiali che provengono da uno status di rifiuto e che hanno sono stati sottoposti a processi elementari, gestibili dal consumatore/ produttore, nel passaggio del materiale dallo stato confuso di rifiuto allo stato organizzato entro un'unità di misura/scambio.
Appunto 8 : Esempio 
a) Bottiglia vuota con residuo di bevanta zuccherata = valore  Negativo x3
b) Bottiglia vuota +  pulita = valore Negativo x2
c) Bottiglia vuota + pulita + separata dal tappo= valore negativo x1
d) Bottiglia vuota + pulita + separata dal tappo+ separata dall'etichetta= neutro
e) Bottiglia in plastica pulita+ separata da tappo +sep. etichetta + schiacciata( con riduz. volume di circa 5 volte) =valore positivo x1
f) Bottiglia in plastica+ sep. tappo + sep. etichetta + sminuzzata ( con riduz. volume di circa 20 volte) = valore x 10
Appunto 9: l'aumento di valore del punto (f) è determinato dal vantaggioso rapporto peso volume del materiale e dall'avere già raggiunto lo stato di trasformazione successiva ( la compattazione è funzionale al trasporto ma la frantumazione trasforma  l' oggetto in materia )
Appunto 10: A questo punto potrebbe entrare in gioco un' unità di misura/scambio che coerentemente diventerebbe l'unità commerciale  per esempio un "box"   del peso max di kg 30 (sollevabile da una persona)  di misura cm 40x40 compatibile con il sistema logistico l'europallett cm 80x80 e cm 80x120  e container cm 240x600.
Appunto 11: la trasformazione da oggetto (rifiuto è solo uno status) a materia dovrebbe avvenire a  monte prima della raccolta con sistemi domestici o condominiali a basso consumo di energia.
Appunto 12: Basta guardare i video delle fabbriche che separano le plastiche per il riciclaggio, sono sporche , rumorose e si ha l'mpressione di un eccessivo consumi di energia per buldozer, nastri trasportatori, trituratori, etc.
                                        DA CORREGGERE E COMPLETARE

domenica 24 ottobre 2010

Manifesto del rifiuto/merce (bozza)

1) Il rifiuto è una merce e non un problema
2) Il rifiuto deve dare un profitto a chi lo produce
3) Il rifiuto per acquisire lo status di merce deve avere requisiti qualitativi e quantitativi regolamentati.
4) Il rifiuto/merce è di proprietà di chi lo produce e non è dannoso per la comunità
5) Il rifiuto/merce deve potere essere venduto e acquistato sul libero mercato senza vincoli.